venerdì 14 novembre 2008

Una valigia infinita

Il mio libro preferito, gli occhiali da sole, il walk-man…ah no ora ci sono i lettori mp3…già…scusate ma preparare una valigia per il Paradiso di questi tempi non è facilissimo!
Specie se cerco di completarla da circa 16 anni, e le voci di tutte queste persone che parlano di me, di dove devo andare o dove devo rimanere, di cosa è giusto e cosa è sbagliato, devo dire mi distraggono un po’. E mi infastidiscono anche!
Tutti si affannano ad esprimere il loro giudizio morale, tutti pensano di sapere la verità ma in fondo, non la sanno: tutti dicono che soffrirò…ma che ne sanno loro di quanto è doloroso e penoso “sentire” la mani di coloro che, amorevolmente per carità, ogni giorno mi curano, mi lavano, mi girano nel letto, mi aprono e mi chiudono gli occhi…

Mi sento spaesata: il mio corpo è qui ma il mio spirito, la mia energia, la mia anima sono già in cammino da un'altra parte, verso il cielo e le sue nuvole bianche così soffici…secondo me lì la gente non si preoccuperà così tanto di alzare la voce per dire la sua su come ci sono arrivata…

Meno male che c’è il mio papà: sembra un duro ma credetemi, non lo è. Lui veglia su di me, mi capisce, mi vuole bene davvero e soprattutto mi conosce come nessun altro…anche la mia mamma è fantastica ma lei me lo dimostra in privato (se ancora questa dimensione un po’ mi appartiene), accanto al mio letto.

Spesso durante i giorni e le notti (sapete, ho molto tempo libero ultimamente) faccio due sogni: a volte penso di essere a bordo della mia macchina, piove, fa freddo e poi finalmente arrivo a casa e trovo i miei genitori che mi aspettano con una bella tazza di cioccolata calda. A me piace la cioccolata.
Altre volte invece, sogno quel cielo azzurro, le nuvole…è un sogno vago, impreciso, non riesco mai a raggiungerlo, mi sveglio sempre troppo presto eppure vorrei dormire per sempre perché è una sensazione così dolce e credo che come per miracolo vedrei un timido sorriso sul volto del mio papà e farei finalmente dormire la mia mamma per una notte intera...

Nessuno sa cosa provo, cosa voglio, cosa sento, nessuno: forse il mio compito, su questa terra che non riesco a lasciare, è proprio quello di far riflettere un po’ questo mondo così tecnologico e conservatore…forse la gente non comprenderà tutto ma almeno si aprirà uno spiraglio nel loro cuore e magari si porranno all’ascolto di questi e altri problemi simili…
Valentina per esempio, non preoccuparti se non riesci a capire tutto, a farti un’idea precisa, a prendere una decisione…perché la scelta giusta non c’è , l’importante per me è che qualcuno si metta in ascolto, senza giudicare, con il cuore puro e la mente aperta.
La libertà è un dono dell’uomo, pari a quello della vita: io credo fermamente che essi vadano di pari passo.
Io ho scelto di essere libera.
So che è difficile da accettare, è doloroso, magari va contro ad alcuni dei vostri valori, ma è così. Non li voglio più tutti questi tubi, questi macchinari, questo odore di ospedale, davvero, non li voglio, se non ci fossero in fondo sarei già in giro in bicicletta sulle nuvole.
Voglio andare, girare, sentire l’odore dei fiori, proteggere i miei cari dall’alto.
Loro sì che ne hanno bisogno.

E’ meglio che continui la mia valigia ora…e poi c’è un dubbio che mi attanaglia…! In Paradiso ci sarà il cioccolato oppure fanno sempre e solo questo caffè Lavazza?

Eluana

1 commento:

Ado ha detto...

Spero che Eluana non possa percepire la gazzarra che le se è scatenata accanto e che la nostra classe politica abbia gli "attributi" pe rlegiferare in materia. Ne dubito...
Ciao