domenica 6 gennaio 2008

Il perchè di Lotus...finalmente!



Ok, va bene, forse questa dei blog è un po' una moda, e poi l'esperimento pilota con le mie amiche parigine si è improvvisamente arenato tra una serata al Mix e le torte al cioccolato al Marais...magari anche questo tentativo tra qualche settimana si esaurirà da solo oppure rimarrà ad essere un semplice spazio dove annotare i miei pensieri, una specie di block-notes virtuale che contiene quello che amo, quello che sento e quello che faccio....(oddio non proprio tutto tutto!!)

Chiariamo subito una cosa: viva Internet e il computer che ci fanno sentire tutti...vicini-vicini-vicini, che consentono di reperire informazioni e notizie in un click, che ci permettono di comunicare con le persone lontane in tempo reale, che ci danno la possibilità di entrare in un qualunque archivio e spulciare tra gli scaffali e gli scartoffie degli angoli più remoti della terra!
Ora, non per fare la solita vecchia retorica, ma nulla di tutto questo può sostituire, tatto, odorato e vista....e perciò evviva la sensazione delle pagine ingiallite di un vecchio libro, evviva baciare la persona che ami dal vivo, evviva spulciare tutti i libri della biblioteca per trovare alla fine l'informazione che cercavi, evviva scrivere con la penna i pensieri e le emozioni, sempre che questo si riesca a fare...!

Per questo la scelta di uno sfondo per il blog che in qualche modo rimanda alla carta, al foglio che accoglie l'inchiostro e del nome Lotus. E' un riferimento al disco di Elisa ma il discorso è un po' più ampio.
Ora, senza nulla togliere ai grandi della musica e senza nessun paragone, Lotus è semplicemente un disco bellissimo, registrato in presa diretta, estremamente studiato ma incredibilmente spontaneo e vero. Adoro la voce di Elisa che diventa praticamente uno strumento al pari degli altri, amo i suoni della natura che lei stessa ha registrato nella sua Italia nordestina, mi incanto a sentire le chitarre acustiche, dolcissime e profonde, il pianoforte che colora tutto quanto, le parole soffici emanate da questo disco, la musica che ha fatto da colonna sonora a delle cose importanti della mia vita, il senso di pace, di bellezza.

Penso che Elisa sia partita da un'idea di "bruttezza" (a volte basta guardarsi intorno o accendere la tv) per dare maggior risalto ancora alla bellezza del suo progetto, che guarda caso, ha il nome di un fiore...come questo blog.
Io credo che l'unica cosa che può salvarlo questo mondo, sia la bellezza.
E vorrei che questa fosse una cosa bella.





Lotus è un momento di visione, di immagini di bellezza.
E' un contatto con la natura, con la femminilità: un viaggio al rallentatore.
Dentro a un cuore, una testa, un'anima e un corpo.
E' una musica calda a tratti infantile, dove regna la semplicità,
e tutto fa da colonna sonora ai colori.
E' un posto reale ma fatto di sogni,
ricordi, pensieri ed emozioni.
La voce è l'elemento guida. Bianca e nera.
Ci sono canti di gioia, di dolore, di preghiera.
E racconti di tante storie, vecchie e nuove,
che si narrano sottovoce o in coro.
Lotus è un fiore, fragile e sensibile, ricco ma estremamente nudo
e fatto di se stesso.
E così è lo spettacolo che porta il suo nome.
E' scoperto, disarmato.
Vuole portare un messaggio di profondo amore incondizionato nei confronti di tutto.
Non ha nessuno scopo.
E' solo una celebrazione di emozioni.
Un'esperienza da condividere insieme.

1 commento:

Ado ha detto...

Wow, che bell'inizio! In bocca al lupo da un altro blogger...ciao ciao