martedì 13 gennaio 2009

Mattino - IV

Ricorderai quel ruscello capriccioso
dove s'arrampicarono gli aromi palpitanti,
di tanto in tanto un uccello vestito
d'acqua e di lentezza: vestito d'inverno.

Ricorderai i doni della terra:
irascibile fragranza, fango d'oro,
erbe del cespuglio, pazze radici,
sortileghe spine come spade.

Ricorderai il mazzo che recasti,
mazzo d'ombra e d'acqua con silenzio,
mazzo come una pietra di schiuma.

Quella volta fu come mai e come sempre:
andiamo lì dove nulla v'è che attenda
e troviamo tutto ciò che sta attendendo.

- Pablo Neruda -

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